Buon anno nuovo! 🥂✨
Come hai iniziato il 2025?
In questo preciso momento io sono in vacanza, approfittando di qualche giorno di riposo per rilassarmi un po’. Dopo un anno intenso, ogni tanto è fondamentale staccare la spina.
Certo, se si può partire per un viaggetto è meraviglioso (mare, montagna, o anche una città tutta da scoprire), ma a volte questo non è possibile e allora pazienza! Si può anche restare nel proprio ambiente: l’importante è dedicarsi a qualcosa di diverso. Cambiare ritmo, mettere da parte la solita routine, fare spazio…
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Per me, come scrittrice, questi momenti di pausa sono indispensabili. Solo così posso liberare la mente, lasciar sedimentare le idee e farne nascere di nuove.
Gli antichi lo chiamavano otium, cioè ozio, ma per loro non era affatto sinonimo di pigrizia. Al contrario, l’ozio era il tempo dedicato alla riflessione, alla creatività, a nutrire la mente e lo spirito. Era considerato un momento prezioso per rigenerarsi, lontano dai doveri della quotidianità.
E oggi la neuroscienza dà ragione agli antichi!
Studi recenti hanno dimostrato che il cervello non si “spegne” mai, nemmeno quando ci rilassiamo, ma durante i momenti di apparente inattività entra in funzione quella che gli scienziati chiamano default mode network (rete in modalità predefinita). È una sorta di laboratorio interno, dove il nostro cervello collega idee, risolve problemi e genera intuizioni.
Per questo, fare una pausa non è un lusso: è una necessità.
Il neuroscienziato Marcus Raichle, che ha studiato questa rete, spiega che il cervello è più attivo quando sogniamo ad occhi aperti o ci perdiamo nei nostri pensieri rispetto a quando ci concentriamo su un compito specifico. È in quei momenti di “ozio” che le idee migliori trovano la loro strada.
Quindi no, non sentirti in colpa se decidi di prenderti un po’ di tempo per non fare nulla. Non è pigrizia: è il modo migliore per ricaricarti e, magari, trovare una soluzione a quel problema che ti assilla da giorni!
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Tu cosa fai per rigenerarti? Sai ritagliarti del tempo per l’ozio? Raccontamelo, mi piacerebbe sapere come inizi il tuo anno nuovo! 😊
I consigli di Libroza
Ti consiglio…
📚Un libro: La linea d’ombra di Joseph Conrad [link affiliato ad Amazon]. Una imbarcazione ferma in bonaccia e con una strana maledizione addosso. Un’allegoria perfetta della guerra, in cui l’unica speranza di salvezza sta nel fare con abnegazione e sacrificio ognuno la propria parte.
🎧Un podcast: Dove corri Russia [link a Spotify] di Enrico Franceschini e Paolo Garimberti per OnePodcast. La storia di un Paese di Zar, rivoluzionari e dittatori, di grandi scrittori, artisti e musicisti, raccontata da due grandi giornalisti, entrambi corrispondenti da Mosca per diversi anni e profondi conoscitori della Russia.
🎬Una serie: Briganti [link a Netflix]. In un’Italia meridionale di metà Ottocento, la storia un po’ vera e un (bel) po’ fantasiosa di una banda di briganti che difende la mappa di un tesoro mistierioso.
📺Un video: Napo - Il potere dei ricordi [link a YouTube], cortometraggio di animazione vincitore di molti premi. Una storia semplice ma efficace sul potere dei ricordi.
📱 Una curiosità: Astronomy picture of the day [link a sito esterno]. Dalla NASA ogni giorno una immagine diversa dal cosmo.
Il non fare nulla è la cosa più difficile del mondo,
la più difficile e la più intellettuale.
Oscar Wilde
Lo scaffale di Libroza
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È uscito Gioco di sponda, il secondo capitolo della serie Le indagini di Agata Cornero! Una nuova avventura da vivere accoccolati sul divano, con la giusta dose di brividi e ironia per rendere speciale il tuo Natale.
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Dunque, cosa aspetti?
Non lasciarti scappare queste occasioni: gli sconti terminano il 6 gennaio 2025!
E mi raccomando: se leggi qualcuno dei miei libri, poi fammi sapere cosa ne pensi. Ci tengo!
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A presto,
Carmen
Ciao Carmen e buon anno!
Hai parlato del libro di "la linea d'ombra" di Conrad, libro fondamentale!
Una lettura che, per quanto mi riguarda, la ritengo formativa. Per quanto riguarda le letture devo dire che sono stato in vacanza a Malta e mi sono "sciroppato" un romanzo che ho fatto fatica a finire, parlo di "fine di una storia" di Green.
Mi è stato consigliato da un amico per la scrittura in prima persona, ma i temi non sono di mio interesse.
Buon anno e spero di poter seguire ancora i tuoi consigli.
Giovanni
Ottimo intento!
Devo però metterti in guardia, perché i due autori citati sono piuttosto prolifici...
Nel caso di O' Brian (la serie da cui è stata tratta la sceneggiatura del film Master and Commander), parliamo di 15 volumi!
Mentre nel caso di Forrest, parliamo di 4 volumi.
Io ho trovato molto interessante questo genere di romanzo storico mascherato da romanzo d'avventura.
Ci sono degli aneddoti interessanti riguardo O' Brian, uno di questi è la destinazione di una stanza dell'archivio del National Maritime Museum, all'autore in questione. Dato che praticamente il nostro Patrick ci passava una buona parte della sua vita a fare ricerca.
Non ti nascondo che il suo faro mi ha dato la rotta nella scrittura del mio romanzo.
Ti chiedo scusa, suona come una marchetta, ma non vuole affatto esserlo.
Buona lettura!