Nell’ultima Newsletter abbiamo parlato di guardare avanti.
Facile a dirsi, vero? Guardare avanti suona come un invito leggero, quasi poetico. Una frase che ci piace ripetere quando vogliamo incoraggiarci o incoraggiare gli altri. Ma guardare avanti non basta. Perché, prima o poi, si deve fare qualcosa di molto più complesso: decidere in che direzione andare. 🛣️
E qui viene il difficile.
Perché guardare avanti è una cosa, scegliere dove andare è un’altra. Guardare avanti ti permette di immaginare infinite possibilità. Scegliere, invece, ti obbliga a restringere il campo, a scartare alcune opzioni e, soprattutto, a impegnarti. E questo può spaventare. 😨
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A volte è come stare su un’altura e osservare la pianura sotto di te, punteggiata da sentieri che si intrecciano e si perdono all’orizzonte. Alcuni sembrano dritti e sicuri, altri serpeggiano incerti tra le colline. Quale prendere? Sceglierne uno significa lasciarne indietro altri.
Altre volte ci si sente come al centro di una rotatoria infinita, incapaci di decidere quale uscita imboccare. Giriamo in tondo, pensando: “Forse la prossima è quella giusta. O forse quella dopo ancora.” E mentre giriamo, il tempo passa. ⏳
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A me capita spesso. Quella sensazione di avere davanti mille possibilità e di non sapere quale scegliere. Ogni strada ha il suo fascino e le sue incognite. E allora rimando. Aspetto. Analizzo. Ci penso e ci ripenso. Perché scegliere significa anche accettare l’idea di poter sbagliare.
🤔 E se poi quella strada si rivelasse sbagliata? Se l’uscita imboccata portasse in un vicolo cieco? O se semplicemente non fosse come me la sono immaginata?
È proprio qui che si nasconde la difficoltà: scegliere vuol dire escludere. Significa lasciare indietro qualcosa, chiudere una porta per aprirne un’altra 🚪, e non sapere con certezza cosa troveremo oltre quella soglia. E l’idea di perdere delle opportunità ci fa paura.
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E allora ci blocchiamo. Ci perdiamo in analisi infinite, facciamo liste di pro e contro, come se la risposta stesse nascosta da qualche parte tra due colonne su un foglio. Chiediamo consigli a chiunque, sperando che qualcun altro ci tolga dall’imbarazzo di scegliere. Leggiamo articoli, guardiamo video motivazionali. Cerchiamo di guadagnare tempo, convinti che prima o poi arriverà un segnale inequivocabile, un lampo, un’intuizione improvvisa. ⚡Tutto pur di rimandare il momento della decisione.
Ci convinciamo che, da qualche parte, ci sia la scelta perfetta, quella senza rischi, senza sbagli. Eppure, lo sappiamo bene: la scelta giusta non esiste.
Semmai, la strada giusta diventa tale solo dopo, percorrendola, costruendola, una tappa alla volta.
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Pensaci. Quante volte hai preso una decisione e solo col tempo hai capito se fosse quella giusta?
Io, ad esempio, quando mi sono dimessa dalla scuola pubblica per fare la ghostwriter ✍️ a tempo pieno ero letteralmente terrorizzata dalla paura di aver fatto una c***ata (adesso si può dire, no? 😅)
Oppure: quando ho chiuso l’agenzia di servizi editoriali per dedicarmi solo ai libri miei 📚 (dopo averne scritti tanti per gli altri), non sapevo se sarei riuscita a vivere solo di questo. Era un altro salto nel buio!
E ancora: dopo aver scritto tanti romanzi storici avevo voglia di cimentarmi in un nuovo genere, del tutto diverso, e ho voluto provare con il cozy mystery 🕵️♀️, ma non sapevo se il pubblico avrebbe apprezzato questo mio nuovo lato, se mi avrebbe seguito su questa strada.
In tutti questi casi non ho avuto un segnale magico che mi dicesse “questa è la scelta giusta, vai!”.
L’ho capito facendo.
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Si può partire con un’idea e poi cambiare direzione. Aggiustare la rotta. 🧭 Scoprire che quello che pensavi fosse il traguardo, in realtà, non lo è più. Come quando prenoti una vacanza in una località di mare, ma poi scopri che l’escursione sulla montagna dell’entroterra è stata la parte più bella del viaggio. O quando scegli un libro pensando sia una lettura leggera e invece ti ritrovi a sottolineare frasi che ti cambiano la prospettiva.
Nessuna mappa è completa prima della partenza. 🗺️
Puoi restare ore sull’uscio, cercando di scrutare l’orizzonte, ma certi dettagli li scopri solo camminando. Solo mettendoti in viaggio. Perché ogni strada rivela i suoi segreti un passo alla volta. E la direzione giusta, quella che fa per te, la riconosci vivendo, non pianificandola a tavolino.
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Ripensandoci, tutte le scelte che oggi considero “giuste” sono diventate tali solo dopo averle vissute. E sai perché? Perché ho continuato a camminare 🚶♀️. Perché ho aggiustato, corretto, riscritto. Perché il percorso che decidi di fare rende giusta la strada che hai scelto.
Dal mio punto di vista, questa incertezza è proprio ciò che rende tutto interessante. Perché significa che dipende da me: se la strada perfetta non esiste, esiste però la strada che io scelgo di rendere mia. 🌟
E tu? Hai mai preso una decisione di cui hai capito il valore solo dopo? Oppure c’è una strada che ti fa ancora esitare?
Scrivimi, se ti va. Mi piace sempre scoprire come va il viaggio degli altri. 😊
I consigli di Libroza
Ti consiglio…
📚Un libro: Triste tigre [link affiliato ad Amazon] di Neige Sinno. Una donna ormai adulta racconta gli abusi subiti dal suo patrigno quando era una bambina. Argomento difficile e dolorosissimo, affrontato però con una scrittura lucida che non scade nel pietismo e non cerca empatia. Un libro non per tutti.
🎧Un podcast: Etere non etere [link a RaiPlay Sound] di Cappa & Drago per Barlumen. La vera storia della radio e dei suoi protagonisti, a partire da Guglielmo Marconi. E no, la radio non l’ha inventata lui. Con voci d’archivio e musiche strepitose.
🎬Un film: Black Mirror - Bandersnatch [link a Netflix]. Un film interattivo in cui sei tu come spettatore a prendere le decisioni per conto del protagonista, influenzando così lo sviluppo della trama. Farai la scelta giusta?
📺Un video: Kitbull [link a YouTube]. Cortometraggio di animazione. Cosa succede quando un gattino randagio incontra un pitbull?
📱 Una curiosità: Mappe storiche [link a sito esterno]. Sito bellissimo in cui puoi perderti in mappe storiche di ogni zona geografica. E così immaginare come sarebbe stato se…
Possano le tue scelte riflettere le tue speranze,
non le tue paure.
Nelson Mandela
Lo scaffale di Libroza
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Dunque non più solo AMAZON per i miei ebook. Così ora non hai più scuse! 😉
E mi raccomando: se leggi qualcuno dei miei libri, poi fammi sapere cosa ne pensi. Ci tengo!
A presto,
Carmen