Nell’ultima Newsletter abbiamo parlato di scelte. Di quanto sia difficile decidere, e di quanto, dopo averlo fatto una volta, diventi più facile rifarlo.
Come sempre mi avete risposto in tanti. 💌 Mi avete scritto in tanti per condividere scelte piccole e grandi, dubbi, coraggio, esitazioni.
C’è chi ha cambiato lavoro, chi ha mollato un’attività avviata per seguire qualcosa di più vicino a sé, chi ha lasciato una città, chi una persona.
Ma in mezzo a tutte le storie, c’era una parola che ricorreva spesso: paura.
La paura di fare la scelta sbagliata. La paura di scegliere una strada che, più avanti, si riveli un vicolo cieco. La paura di pentirsi. La paura, in sostanza, di sprecare tempo, energie, o possibilità.
E allora oggi riparto proprio da qui. Perché questo è un pensiero che conosco bene.
Anzi, mi sa che lo conosciamo tutti. 😅
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Abbiamo paura di scegliere perché pensiamo che ci sia una scelta giusta, la strada perfetta, senza buche né imprevisti, e che tutte le altre siano sbagliate. Come se fossimo dentro un quiz a risposta multipla e solo una delle opzioni fosse corretta. Ma la vita non è un test, e le decisioni non sono crocette da riempire. 📝
Non c’è una soluzione unica, e spesso le scelte che all’inizio ci sembrano sbagliate si rivelano, col tempo, importanti. Non sempre facili, non sempre leggere, ma comunque utili.
Anzi, io credo che le scelte sbagliate, in senso assoluto, non esistano. Esistono scelte che fanno più male, o che ci costano più fatica, che ci mettono alla prova. Esistono percorsi che ci portano in direzioni diverse da quelle che avevamo immaginato. Esistono strade più lunghe, più tortuose, a volte piene di ostacoli. Ma anche quelle strade, prima o poi, conducono da qualche parte. E spesso ci insegnano più di quanto avremmo imparato andando dritti. In quel luogo nuovo e inaspettato impariamo qualcosa su di noi, sugli altri, su ciò che davvero vogliamo.
È un po’ come quando si parte per un viaggio e si sbaglia uscita dall’autostrada. 🚗All’inizio ti arrabbi, pensi di aver perso tempo. Poi ti ritrovi a passare per un paesino che non avevi mai visto, magari ti fermi in una trattoria sperduta e scopri un piatto che non conoscevi. Alla fine, arrivi comunque. Forse più tardi, ma con un’esperienza in più nello zaino.
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📌Hai mai fatto una scelta che in un primo momento ti sembrava un errore, ma che poi si è rivelata preziosa?
Io sì. Tante volte.
Quando ho lasciato il mio lavoro da dirigente scolastica per dedicarmi alla scrittura a tempo pieno, non sapevo bene cosa stessi facendo. Avevo esperienza, certo, ma era un salto nel buio. I primi tempi ho detto sì a tutto: progetti sottopagati, incarichi improbabili, ritmi assurdi. Pensavo che dovevo dimostrare qualcosa, forse più a me stessa che agli altri. Pensavo che dire di no fosse un lusso che non potevo permettermi. E così ho detto sì a troppi progetti in contemporanea, col risultato che non riuscivo a godermi niente.
Oggi non rifarei tutto allo stesso modo, ma non considero quei passi “sbagliati”. Sono stati necessari. 💼 Mi hanno insegnato dove mettere i confini, cosa accettare e cosa no. Mi hanno insegnato che anche nella libertà serve disciplina, e che il tempo ha valore quanto il denaro, se non di più. Senza quelle prime scelte sbagliate, oggi non avrei la stessa chiarezza.
Un’altra volta, invece, ho accettato di lavorare a un progetto editoriale che, sulla carta, sembrava perfetto per me. Era una biografia, il genere che mi appassiona, con un autore interessante e una bella storia da raccontare. Solo che, dopo i primi incontri, mi sono resa conto che avevamo visioni molto diverse. Lui voleva un approccio documentaristico, io ero più orientata verso una narrazione romanzata, che a mio avviso avrebbe coinvolto di più i lettori. Abbiamo lavorato comunque, cercando di trovare un equilibrio, ma il risultato finale non mi ha mai convinta del tutto.
È stato un lavoro faticoso, a tratti frustrante. Eppure, oggi so che mi è servito. Mi ha insegnato a mettere in chiaro fin dall’inizio i confini, le aspettative, le intenzioni. Mi ha insegnato che non sempre le collaborazioni sono una somma: a volte sono un compromesso, e bisogna capire se quel compromesso vale la pena.
Ma soprattutto, mi ha dato più consapevolezza sul mio metodo di lavoro, sulle potenzialità della mia scrittura. ✍️ E anche questo è un valore.
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Nel tempo ho imparato a pensare alle scelte come a punti su una mappa, non come a strade tracciate in anticipo. Ogni scelta apre un pezzo di percorso. Da lì, puoi continuare, fermarti, deviare, cambiare completamente direzione. Non è vero che ogni bivio decide tutto per sempre. È vero, invece, che ogni scelta ci mette in cammino, e che camminando impariamo a conoscerci meglio.
🗺️ Le mappe sono fatte per orientarsi, non per prevedere tutto.
Quando partiamo per un viaggio, apriamo una cartina o il navigatore e tracciamo una rotta. Sappiamo dove vogliamo arrivare, ma lungo il percorso possiamo trovare deviazioni, imprevisti, strade più belle di quelle che avevamo immaginato.
Anche le decisioni che all’inizio ci fanno dubitare, col tempo rivelano qualcosa. Forse erano solo una tappa per portarci più avanti. Forse ci hanno fatto fare un giro più lungo, ma ci hanno evitato qualcosa che non eravamo pronti ad affrontare. Forse ci hanno insegnato a riconoscere, la volta dopo, una strada più adatta a noi.
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Ecco, scegliere nella vita è un po’ così.
Possiamo stabilire una direzione generale, ma nessuna mappa può anticipare ogni incrocio, ogni scorciatoia, ogni sentiero inaspettato. Ed è proprio lì che si nascondono le sorprese più grandi. 🌟
A volte seguiamo il percorso tracciato con sicurezza. Altre volte, invece, ci troviamo davanti a un bivio che sulla mappa nemmeno c’era. Ci fermiamo, guardiamo avanti e ci chiediamo: E ora? Da che parte vado?
E sai qual è la parte più difficile?
Accettare che non esiste un’unica strada giusta. Ci convinciamo che una scelta debba portarci esattamente dove avevamo previsto, altrimenti è un fallimento. Ma la verità è che spesso le deviazioni arricchiscono il viaggio più della destinazione.
Pensa a quelle volte in cui una scelta “sbagliata” ti ha portato esattamente dove dovevi essere. Magari un’occasione mancata ti ha aperto una porta inaspettata. O una strada che sembrava un vicolo cieco ti ha fatto scoprire qualcosa di nuovo su di te.
E allora, forse, il punto non è seguire la mappa alla lettera, ma essere pronti a ridisegnarla strada facendo.
✨Perché il viaggio è più interessante quando ci lasciamo sorprendere.
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E poi c’è un altro aspetto. Spesso pensiamo che la scelta “giusta” sia quella senza ostacoli. Ma non è così. A volte, proprio perché la decisione è nostra, ci sentiamo più forti nell’affrontare anche le salite. Come dicevo la volta scorsa: se scelgo io, sento che ne vale la pena. Se invece la scelta mi viene imposta, ogni difficoltà pesa il doppio.
Non è un caso che tante persone mi abbiano scritto proprio per dire: Era dura, ma sapevo perché lo stavo facendo.
Questo cambia tutto. Non elimina le difficoltà, ma cambia lo sguardo con cui le affrontiamo. 🧭
Alla fine, anche una scelta che non va come speravi, ti muove. Ti toglie dall’inerzia. E nella peggiore delle ipotesi, ti dà un’esperienza in più per la prossima volta. Perché sì, ogni scelta ti insegna qualcosa. E questo, per me, è sufficiente a dire che non era sbagliata.
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📌E tu? Hai mai preso una decisione che all’inizio ti sembrava sbagliata, ma che poi si è rivelata utile? O magari ne hai una che ancora non riesci a fare, proprio per la paura di pentirtene?
Scrivimi, se ti va. Le tue riflessioni mi aiutano sempre a vedere meglio anche le mie. 😊
Ogni passo falso ci avvicina di più alla verità,
se abbiamo il coraggio di imparare.
Carl Gustav Jung
Il diario di Libroza
In una vecchia Newsletter ti ho raccontato delle ricerche che faccio prima di scrivere un romanzo storico: quanto tempo richiedano, ma anche quanto mi appassionino.
Mi piace perdermi tra saggi, articoli, memorie, foto d’epoca. È un po’ come viaggiare nel tempo e io - ormai lo sai - amo viaggiare.
Ora finalmente sta per uscire un mio nuovo romanzo storico ✨, quello che - come ti dicevo - speravo appunto di pubblicare nel 2025. Dunque, ci siamo!
Si intitola Sete di vento, ed è ambientato a Fiume, tra il 1919 e il 1920, durante l’Impresa di D’Annunzio.
Un periodo storico affascinante, contraddittorio, controverso.
Quando ho iniziato a documentarmi, quattro anni fa, ho subito capito che la mole di materiali a cui potevo attingere era vastissima perché, a differenza di altri eventi storici poco trattati (come per esempio la strage di Vergarolla), questo ha attirato e attira ancora moltissima attenzione da parte degli studiosi.
Gli scaffali dedicati all’Impresa di Fiume sono belli pieni. Leggere tutto era dunque impossibile, ma ho fatto del mio meglio. Ho letto saggi, biografie, articoli accademici, epistolari, romanzi. Alcuni entusiasmanti, altri un po’ meno, ma ognuno mi ha aiutata a costruire, passo dopo passo, l’ambientazione del romanzo.
Come avevo fatto per L’ultima spiaggia, allora, anche stavolta ho deciso di creare una pagina di approfondimenti storici sul mio sito.
Perché? Beh, per tre motivi:
📗 Primo, per dare ai lettori più curiosi le informazioni essenziali per capire il contesto storico-politico.
📙 Secondo, per condividere alcune curiosità che ho scoperto durante le mie ricerche
📘 Terzo, per mostrare il lavoro che c’è dietro le quinte di un romanzo storico, un lavoro di studio e ricerca che di solito non si vede, ma che è fondamentale.
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Quindi eccola qui 👉 la pagina degli Contenuti Extra dedicata a Sete di vento.
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Troverai un inquadramento generale, brevi spiegazioni, molte foto d’epoca e un ricca bibliografia per comprendere gli eventi storici che fanno da sfondo e si intrecciano alle azioni dei personaggi, cioè per scoprire “la Storia dietro la storia”.
Puoi guardare i contenuti extra anche PRIMA di leggere il romanzo.
Anzi, ti aiuteranno a rinfrescare quello che già sai sull’Impresa di D’Annunzio e soprattutto a conoscere meglio i personaggi storici reali che poi troverai tra le pagine di Sete di vento!
Non c’è pericolo di spoiler: la fine dell’Impresa di Fiume è un fatto storico ben noto. Ma le sorti dei protagonisti, beh, quelle le scoprirai solo leggendo il romanzo. 😉
I consigli di Libroza
Ti consiglio…
📚Un libro: Il miracolo di respirare [link affiliato ad Amazon] di Dimitris Sotakis. Romanzo surreale su un uomo che, accettando uno strano lavoro, si ritrova prigioniero in casa sua, ostaggio dei propri sogni. Si abitua a richieste sempre più assurde per affrancarsi da una vita senza slanci ma finisce per perdere l’umanità e persino la sua presenza nel mondo.
🎧Un podcast: Secondo cuore [link a Spotify] di Patrizia Dall’Argine per Baby Hurricane. Davanti alla stazione di Trieste, tutti i santi giorni, in qualsiasi stagione e con qualsiasi tempo, i volontari dell’Associazione “Linea d’ombra” accolgono come possono i migranti provenienti dalla rotta balcanica. Ragazzi distrutti da mesi di cammino e di difficoltà. Migranti che nessuno vede e nessuno vuole. Un racconto emozionante e necessario.
🎬Un film: La mappa delle piccole cose perfette [link a Prime Video]. Due adolescenti sono bloccati in un loop temporale. Lui vuole uscirne, lei vuole restarci, ed è solo scoprendo insieme i piccoli e sfuggenti momenti, che riescono a ritrovare un senso nella monotonia e una possibilità di liberarsi.
📺Un video: Cosa significa “vergine”? [link a YouTube]. Divertente cortometraggio su quanto possa essere difficile spiegare le cose ai bambini.
📱 Una curiosità: Roma sparita [link a sito esterno]. Archivio di foto e immagini di Roma, per scoprire com’era e come è cambiata.
Le novità di Libroza
💥 NUOVA USCITA 💥
Ecco, ci siamo: il mio nuovo romanzo storico sta per uscire!
Si intitola Sete di Vento e sarà in vendita da giovedì 17 aprile. Giusto in tempo per le vacanze di Pasqua o i ponti di primavera!
👉 Lo puoi già prenotare cliccando qui.
Settembre 1919. L’eco della guerra ancora risuona in un’Europa ferita, mentre in una città assediata nasce un sogno rivoluzionario. Leo, diciassettenne inquieto e determinato, lascia la sua casa tra le montagne della Carnia per unirsi all’impresa di Fiume, guidata da Gabriele D’Annunzio.
Spinto dall’irrequietezza e dal desiderio di far parte di qualcosa di grande, Leo si immerge in un mondo fatto di ideali rivoluzionari, discorsi infuocati e sogni di giustizia sociale.
Ma il confine tra ideali e illusioni è sottile, e la Storia non concede sconti. Quando gli equilibri si spezzano e il sogno rischia di trasformarsi in incubo, Leo dovrà scegliere chi vuole essere davvero e fino a che punto è disposto a spingersi per non tradire sé stesso.
📢 E in occasione di questa NUOVA USCITA ci sono GRANDI SCONTI!!
👉 il formato ebook è in offerta lancio a 2,99 € (invece di 7,99)
👉 il formato cartaceo è in offerta a 9,99 € (invece di 15,00)
Ma attenzione: questi sconti incredibili saranno validi solo fino al 25 aprile!
Quindi non farteli scappare.
Il formato ebook sarà disponibile in esclusiva su Amazon e lo puoi già prenotare cliccando qui. Lo prenoti oggi e il 17 aprile ti verrà automaticamente consegnato nel tuo Kindle.
Il formato cartaceo, invece, sarà disponibile su Amazon e in tutte le altre librerie online, come per esempio LaFeltrinelli, Ibs, Libreria Universitaria, ecc.
Ovviamente il formato cartaceo può essere ordinato anche in qualsiasi libreria offline. Chiedilo al tuo libraio di fiducia!
🎧 NUOVA USCITA AUDIOLIBRO 🎧
Finalmente, dopo lunga preparazione, esce il primo AUDIOLIBRO di Libroza: si tratta de L’Ultima Spiaggia, letto da Adriano Giraldi.
Lo trovi su Audible, Storytel, Kobo, IlNarratore e tutte le piattaforme di Audiolibri.
Così se non ti piace leggere o non hai tempo di farlo, ora puoi ascoltare! 😉
🎁 OFFERTA del MESE 🎁
Per tutto il mese di APRILE tutta la Collana L’amore è un dardo è in offerta su KOBO con il 40% di sconto. Ogni volume a 2,99€ (invece di 4,99€).
E mi raccomando: se leggi qualcuno dei miei libri, poi fammi sapere cosa ne pensi. Ci tengo!
A presto,
Carmen