Parlando con una amica ( tua estimatrice) mi ha ricordato che negli anni 60 Franco Franchi e Ciccio Ingrassia sfornavano più di 6 film all’anno, naturalmente cavalcavano l’onda del successo però a scapito della qualità, lo stesso era successo a Totó. Per non parlare dei film di Pierino… Quindi lo stesso discorso vale x tanti scrittori. Tu tieni duro e dacci quello che é meglio per te e per noi.
Questi esempi mi confortano (nel mio piccolo, s'intende!). Vuol dire che il mercato dell'intrattenimento è ed è sempre stato "affamato". Sta agli artisti (ma oggi si direbbe meglio "creatori di contenuti") dosare le forze. E forse anche la presenza.
Naturalmente il 6 giugno lo manderò a prendere in forma cartacea. Ora sulle tue riflessioni posso solo dire che il vecchio proverbio che dice, chi va piano va sano e lontano, si addice a chi come te ci dà sempre delle emozioni ben ponderate. Ieri ho letto il libro di una autrice che sull’onda del primo successo, ha mandato in libreria il secondo… senz’altro le hanno fatto fretta.( in privato ti dirò di chi parlo) Naturalmente non è il solo caso. Una riflessione sul sempre sentirci in ritardo é tipico dei nostri tempi e specialmente di chi vive in grosse città. Quando eravamo una società rurale i tempi erano scanditi da ben altri tempi e modi. Un saluto alla mia autrice preferita. PS Anche solo le tue riflessioni erano di un alto profilo.
Ho già acquistato il tuo libro in preordine! Rimani sempre così, è così che ci piaci
Grazie mille ❤️
Finito di leggere proprio ora, bellissimo come al solito… Agata è sempre sul pezzo…
Parlando con una amica ( tua estimatrice) mi ha ricordato che negli anni 60 Franco Franchi e Ciccio Ingrassia sfornavano più di 6 film all’anno, naturalmente cavalcavano l’onda del successo però a scapito della qualità, lo stesso era successo a Totó. Per non parlare dei film di Pierino… Quindi lo stesso discorso vale x tanti scrittori. Tu tieni duro e dacci quello che é meglio per te e per noi.
Questi esempi mi confortano (nel mio piccolo, s'intende!). Vuol dire che il mercato dell'intrattenimento è ed è sempre stato "affamato". Sta agli artisti (ma oggi si direbbe meglio "creatori di contenuti") dosare le forze. E forse anche la presenza.
Naturalmente il 6 giugno lo manderò a prendere in forma cartacea. Ora sulle tue riflessioni posso solo dire che il vecchio proverbio che dice, chi va piano va sano e lontano, si addice a chi come te ci dà sempre delle emozioni ben ponderate. Ieri ho letto il libro di una autrice che sull’onda del primo successo, ha mandato in libreria il secondo… senz’altro le hanno fatto fretta.( in privato ti dirò di chi parlo) Naturalmente non è il solo caso. Una riflessione sul sempre sentirci in ritardo é tipico dei nostri tempi e specialmente di chi vive in grosse città. Quando eravamo una società rurale i tempi erano scanditi da ben altri tempi e modi. Un saluto alla mia autrice preferita. PS Anche solo le tue riflessioni erano di un alto profilo.
Grazie mille Roberto! 🙏