Rieccomi qui! 😊
La vacanza è finita. Quella pausa di cui ti parlavo nella scorsa newsletter, dedicata a rilassarmi e ricaricare le energie, sembra già svanita, risucchiata dal solito vortice di stimoli.
L’anno è appena iniziato e già mi ritrovo immersa tra notifiche, email, messaggi e liste infinite di cose da fare.
Viviamo in un mondo che non ci lascia tregua. Ogni giorno siamo bombardati da notifiche, email, messaggi, video…
Ti capita mai di sentirti sopraffatto? 😵💫 A me sì.
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Gli esperti lo chiamano infobesity: un sovraccarico di stimoli e di informazioni che ti lascia stanco e confuso.
In questi momenti, io ripeto il mio mantra: meno è meglio. Meno distrazioni, meno caos, meno sovraccarico. ✂️
Ecco perché è così importante imparare a scegliere cosa ignorare. Lo so, sembra un paradosso, ma ignorare bene è un’arte: l’arte del Critical Ignoring (ignorazione* critica, se volessimo tradurlo alla lettera).
Non si tratta solo di distrarsi o chiudere il telefono, e non si tratta neppure di ignorare tutto. Si tratta di fare scelte consapevoli, di trattare la nostra attenzione come una risorsa preziosa, che va protetta e valorizzata.
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Hai presente quando scorri i social e trovi dieci articoli sulle stesse notizie, oppure ti arrivano messaggi inutili nel gruppo WhatsApp della scuola? Ecco, il trucco è saper dire: “Questo no, non mi serve.” 🚫
Come dice Harari: “Oggi avere potere significa sapere cosa ignorare.”
E ha ragione: non possiamo leggere tutto, ascoltare tutto, rispondere a tutto. La nostra attenzione è limitata, e se non scegliamo bene come usarla, rischiamo di perderci in un mare di inutilità.
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Io sto cercando di migliorare: meno social, meno notifiche, più silenzio. 🧘♀️
E tu? Quali strategie usi per proteggere la tua attenzione?
Raccontamelo, sono curiosa! 😊
*Ho scoperto il termine ignorazione proprio per scrivere questa Newsletter. Pensavo si dicesse ignoramento, e invece.
Ecco, vedi? Si impara sempre qualcosa! 📖✍️
I consigli di Libroza
Ti consiglio…
📚Un libro: L’arte della gioia di Goliarda Sapienza [link affiliato ad Amazon]. Pubblicato postumo perché prima rifiutato dai principali editori italiani, il libro, un po’ autobiografia immaginaria, un po’ romanzo di formazione, racconta la storia di Modesta, una donna che attraversa la storia del Novecento tra bufere storiche e tempeste sentimentali.
🎧Un podcast: Per questi motivi [link a Spotify] di Giulia Merlo per Domani, racconta la storia fatta nei tribunali: dai diritti delle donne ai diritti civili, dalla tutela ambientale all’uguaglianza sociale. Storie individuali, di vittorie o condanne, nelle quali i diritti sono stati conquistati grazie al coraggio di chi è andato controcorrente.
🎬Una serie: Il conte di Montecristo [link a RaiPlay]. Una nuova versione del capolavoro di Alexandre Dumas. Appena iniziata, la messa in onda si concluderà a febbraio.
📺Un video: Il panda siamo noi [link a YouTube], divertentissimo (ma serissimo!) spot del WWF. Forse quelli in via di estinzione non sono più (solo) i panda?
📱 Una curiosità: I trend del 2025 [link a Pinterest]. I trend più interessanti dell’anno che è appena iniziato, secondo la piattaforma social più visuale di tutte.
L'attenzione è la forma più rara e più pura di generosità.
Simone Weil
Lo scaffale di Libroza
🎁 OFFERTA del MESE 🎁
Per tutto il mese di GENNAIO I ricordi non fanno rumore VOL.3 è in offerta su Amazon con il 65% di sconto: solo 2,50€ per la versione ebook (invece di 7,99€).
E se non hai ancora letto i primi volumi di questa saga, li trovi tutti qui!
E mi raccomando: se leggi qualcuno dei miei libri, poi fammi sapere cosa ne pensi. Ci tengo!
A presto,
Carmen
Ciao, ti seguo da poco ma la newsletter di questo mese mi trova profondamente d'accordo. Il video che proponi, una perla, sono queste le "pubblicità" che meritano di essere viste, è drammaticamente attuale! Penso che tra i buoni propositi del 2025 metterò "Lavorare sulla Critical Ignoring".
Sto leggendo il tuo libro "Gioco di sponda", e mi sono affezionata tantissimo ai personaggi, adoro lo stile leggero e umoristico con cui mi accompagnano durante la lettura e non vedo l'ora di avere un momento libero per tornare a sfogliare le pagine, alla fine penso che per un libro sia questa la gratificazione migliore. In ultimo un plauso alla copertina!
Ti saluto
Erika
ciao Carmen, è davvero difficile commentare un tuo articolo, comunque volevo dirti che seguo il tuo podcast sull'autoeditoria (io preferisco la lingua italiana). Molto interessante. Perché lo seguo, ti seguo: ho avuto un'esperienza di editoria "tradizionale" alquanto deludente.
Vorrei provare il percorso self per il mio primo romanzo per bambini. Ho incominciato con lo scegliere un editor. Ti farò sapere. A presto e grazie.